Con l’espressione mal di testa si intendono diversi tipi di cefalea: la cefalea a grappolo, quella con aura, quella muscolo-tensiva, quella del week-end. Si tratta di un disturbo molto diffuso e invalidante, che è ancora intensamente indagato visto che non è ancora molto conosciuto. Tra queste forme la più terribile è sicuramente l’emicrania, nella quale il dolore è localizzato in un solo emisfero del capo e si accompagna con altri sintomi quali: nausea, vomito, fastidio per la luce (fotofobia) e per il rumore (fonofobia). Certe persone sembrano essere più predisposte rispetto ad altre verso la cefalea, e ciò suggerisce una certa familiarità della malattia. Gli istituti scientifici stanno ricercando eventuali fattori genetici e di ereditarietà. Per quanto riguarda il fattore scatenante è diverso da persona a persona. I fattori fisiologici e psicologici sono: stanchezza, stress psico-fisico, situazioni di post-stress (week-end e vacanze), ansia e depressione. Chi soffre di mal di testa sa che si devono tenere in considerazione fattori ambientali tipo flash, luci intermittenti, cambi di temperatura, umidità e altitudine, odori e rumori intensi.
Bisogna anche stare attenti all’alimentazione in quanto un consumo eccessivo di alcol, cioccolato, aspartame, nitrati, formaggi e glutammato monosodico possono scatenare un attacco di mal di testa. Inoltre ci sono fattori ormonali: le donne durante il ciclo mestruale, l’ovulazione, l’assunzione di contraccettivi orali e la menopausa possono incorrere anche regolarmente nella cefalea. Anche l’abuso di alcuni farmaci e l’uso di sostanze psico-attive come la cocaina e la marijuana sono state talvolta annoverate come cause di mal di testa. Dal punto i vista organico si è ritenuto a lungo che il mal di testa dipendesse da una vasodilatazione di alcuni vasi sanguigni cranici e infatti le terapie erano mirate ad agire su questo fenomeno. Oggigiorno si ritiene che l’emicrania colpisca persone con un sistema nervoso più vulnerabile nei confronti dei cambiamenti sia esterni (temperatura, luce, rumore), sia interni (stanchezza, livelli ormonali) all’organismo.
Secondo alcuni ricercatori un’infiammazione dei vasi sanguigni potrebbe portare ad un’irritazione delle terminazioni nervose con la comparsa del sintomo doloroso. Secondo altri la vasodilatazione dei vasi sanguigni cranici sarebbe una conseguenza e la causa sarebbe un’alterazione nervosa non chiara. Il rilascio a livello cerebrale di serotonina, di prostaglandine e di una sostanza di origine peptidica denominata sostanza P scatena in ogni caso il dolore. Il mal di testa colpisce il 15% della popolazione, in prevalenza donne che sono colpite il doppio o il triplo degli uomini, ed è talmente invalidante che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’ha inserita tra le 20 cause di invalidità più diffuse.
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