Tisana di Tarassaco 100 gr – Funzione Digestiva Epatica Intestinale Depurativa Drenante

7,68

1 confezione da gr. 100.
Funzione digestiva. Funzione epatica. Regolarità del transito intestinale. Funzioni depurative dell’organismo. Drenaggio dei liquidi corporei.

Descrizione

Chiamato anche Dente di Leone.

Proprietà riconosciute al Tarassaco
Blanda azione colagoga e coleretica. Epatoprotettive.
Amaro-digestive-toniche. Stimolanti la secrezione gastrica cloridro-peptica.
Diuretiche. Depurative. Blandamente lassative.
Antinfiammatorie. Antiurolitisiache.

Proprietà colagoghe, coleretiche, digestive
Alla specie si attribuisce un trofismo epatobiliare. Somministrazioni di estratti di radici di Tarassaco sono efficaci nell’aumentare il flusso biliare e quindi l’attività colagoga e coleretica (triterpeni e sesquiterpeni). Il decotto della droga trova impiego nella medicina popolare per ottimizzare la funzionalità digestiva coniugando le proprietà epatobiliari con le proprietà eupeptiche. La specie facilita il processo digestivo stimolando le secrezioni di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico (saliva, succhi gastrici, pancreatici, intestinali) e la muscolatura dell’apparato digerente.

Proprietà diuretiche, lassative, ipoglicemiche, ipolipemiche, depurative
Il termine francese pissenlit (pipì a letto) espressione peraltro presente tra i sinonimi italiani suggerisce le proprietà diuretiche della droga. Di tali proprietà sono responsabili i flavonoidi, gli eudesmanolidi ed in parte i sali di potassio. Induce un blando effetto lassativo senza irritare. Le proprietà lassative unite alle attività depurative giustificano l’impiego del Tarassaco nel trattamento degli eczemi e delle foruncolosi. La specie è utilizzata (planta tota) nella Medicina Tradizionale Cinese come depurativo in grado di “purificare il Calore, eliminare i tossici e dissipare i noduli, con tropismo epatico (epatiti) e gastrico”. Le attività epatobiliari, lassative, ipocolesterolemiche, diuretiche ed antilitisiache, sostenute dall’effetto drenante e detossicante degli organi emuntori giustificano le proprietà depurative-disintossicanti della specie. Un detto francese afferma che il Tarassaco “purifica il filtro renale ed asciuga la spugna epatica”.

Proprietà antinfiammatorie, antilitisiache
Un recente studio Sud Coreano ha suggerito che il Tarassaco può inibire significativamente la produzione di TNF-alfa in colture primarie di astrociti di ratto stimolati con Lipopolisaccaride e Sostanza P inibendo la produzione di interleuchina 1 (IL-1). Gli Autori suggeriscono che il Tarassaco possa quindi esercitare attività antinfiammatoria sul sistema nervoso centrale. Il TNF-alfa prodotto dai macrofagi attivati gioca un ruolo importante come mediatore nel processo infiammatorio, infatti stimola le cellule endoteliali a sintetizzare ed inserire nella loro membrana plasmatica ELAM-1 (molecola 1 di adesione endotelio-leucocitaria) favorendo quindi l’adesione delle cellule endoteliali ai neutrofili, la cui aderenza all’endotelio capillare è ulteriormente condizionata da una proteina presente sulla loro membrana nota come molecola 1 di adesione leucocitaria (LCAM-1). Neutrofili e cellule endoteliali partecipano nei processi adesivi favorendo quindi la migrazione dei leucociti nei luoghi delle infezioni batteriche. Pertanto le sostanze in grado di inibire l’adesività cellulare sono da considerarsi dei potenziali agenti anti-infiammatori. Recentemente dalle radici del Tarassaco sono stati isolati 2 glucosidi sesquiterpeni con attività inibente la produzione del leucotriene B4 (LTB4) in neutrofili umani attivati. Anche il LTB4 promuove l’adesione dei neutrofili all’endotelio favorendo quindi l’azione infiammatoria.

Il Tarassaco, somministrato per almeno due mesi esercita un’azione preventiva nei confronti della calcolosi senza tuttavia dissolvere i calcoli già preformati. Le variazioni dei principali fattori di rischio urolitiasico (citraturia, calciuria, fosfaturia, diuresi e pH urinario) osservate in femmine di ratto a seguito di somministrazioni di infusi di Tarassaco suggeriscono il ruolo preventivo della droga nei confronti della calcolosi renale.

Indicazioni d’uso
Alterazioni del flusso biliare.
Disturbi dispeptici per atonia gastrica ed intestinale. Perdita dell’appetito.
Stimolare la diuresi.
Reumatismi e gotta.
Azione depurativa.

Ingredienti
Tarassaco, Radice Taglio Tisana.

Controllo Qualità
Residui ricercati: conforme al D.M. n.179 del 27/08/2004 relativamente ai residui ricercati.
Radioattività: conforme alla direttive CEE.

Modalità di utilizzazione
Porre in 100 ml di acqua fredda da 5 a 15 gr di radice e lasciare in infusione per 2 ore. Portare poi a bollore per qualche minuto. Lasciare poi riposare per 5 minuti. Colare e bere 2-3 volte al giorno lontano dai pasti.

Avvertenze
In presenza di calcoli biliari e in caso di colelitiasi somministrare previa consultazione medica.
Non superare la dose consigliata.
Non somministrare in gravidanza e in allattamento.
Conservare in un luogo fresco ed asciutto al riparo dalla luce avendo l’avvertenza di chiudere accuratamente la confezione dopo ogni prelevamento di prodotto. Il residuo derivante dall’infusione o dalla decozione con filtro o colino non è edibile.

Tali informazioni non sostituiscono la consulenza medica quindi sconsigliamo vivamente l’automedicazione. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali errori o imprecisioni e per un eventuale uso improprio delle informazioni contenute in questo sito. Per ogni disturbo della salute vi consigliamo in ogni caso di consultare un medico e/o uno specialista.

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